Radar: l'onda lunga della normalizzazione
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Continua a montare il malessere del mercato obbligazionario a fronte di un dato di inflazione americana in gennaio al 7,5%, il livello più alto da quarant’anni a questa parte. Gli investitori, con 7 rialzi dei Fed Funds scontati nei prossimi dodici mesi, stanno di fatto chiedendo a Powell di accelerare ulteriormente sul sentiero di normalizzazione. Messaggio confermato dalla violenta salita del tasso Treasury a due anni, arrivato in area 1,5%.
Sedute pesanti, lato reddito fisso, anche in area euro con il Bund decennale ormai a 0,30% di
rendimento, ma soprattutto il BTP che sulla stessa scadenza è prossimo al 2,0% e lo spread a 166 punti base, massimo dal 2020.
Consistenti flussi in entrata hanno probabilmente contribuito a sostenere il comparto azionario, al netto dello scivolone di Wall Street in chiusura di settimana sulla scorta di crescenti tensioni geopolitiche in Est Europa.
Agenda della settimana leggera fatta eccezione, mercoledì 16, per il dato di vendite al dettaglio americane di gennaio, check fattuale dello stato di salute dei consumatori che nelle indagini continuano a risultare piuttosto depressi.