L'Investment Strategist di Euromobiliare AM SGR presenta la settimana economico finanziaria. Approfondimenti, dati e notizie d'interesse per gli investitori.
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Terza settimana consecutiva di recupero per gli attivi di rischio. La novità è rappresentata dai primi segnali di un cambio di leadership sia a livello geografico dagli USA al resto del mondo, che settoriale dove sovraperformano i ciclici, auto e materie prime in primis e finanziari. Questo è vero tanto per l’azionario quanto per il mondo a spread compreso il debito emergente.
Difficile dire se ci troviamo di fronte ad un temporaneo recupero o ad un vero e proprio cambio di trend, tuttavia come abbiamo già in precedenza evidenziato sono presenti 3 fondamentali ingredienti per una fase di risk-on. Li ricordiamo brevemente:
La sensazione di Euromobiliare AM SGR è che ci possa essere ancora un certo spazio di ripresa dai livelli attuali dato il persistere delle condizioni sopra citate.
Venendo all’agenda economica della settimana l’attenzione degli operatori sarà rivolta soprattutto alla riunione della Fed mercoledì 26 settembre.
La banca centrale alzerà per la terza volta quest’anno i tassi ufficiali di 25 punti base al 2,25%, mossa che il mercato ha già ampiamente incorporato.
Powell dovrebbe confermare l’intenzione di proseguire il graduale aumento del costo del denaro e ratificare come la politica monetaria è entrata in un territorio di neutralità. Il governatore segnalerà che i rischi allo scenario sono aumentati sia al ribasso, a fronte delle politiche commerciali, sia al rialzo dato il livello di pieno utilizzo dei fattori produttivi e di condizioni finanziarie tutt’altro che restrittive.
Saranno inoltre pubblicati gli aggiornamenti delle previsioni economiche il cui orizzonte sarà esteso al 2021. Non ci attendiamo significativi cambiamenti se non un aggiustamento verso l’alto alle stime di crescita per quest’anno. Per quanto riguarda i “dots”, ovvero la mediana delle aspettative sui tassi ufficiali espressa dai membri del Consiglio Direttivo che disegna la traiettoria dei tassi ufficiali, dovrebbe emergere un forte consenso intorno ad un quarto riazo il prossimo dicembre e ad un Fed Fund al di sopra del 3% nel 2019. Si potrebbero e creare le premesse per un riallineamento fra la traiettoria ipotizzata della Fed e aspettative degli operatori che fino ad ora sono state sistematicamente al di sotto di quelle della banca centrale. Anche il mercato obbligazionario andrebbe quindi a scontare un punto di arrivo della politica monetaria superiore al 3%.
Infine ancora l’Italia sotto i riflettori: grande attesa infatti per aggiornamento del DEF, ovvero il primo documento ufficiale sulla legge di bilancio 2019, previsto per giovedì 27 settembre.