
Caratteristiche
Benchmark | Eurofundlux Obiettivo 2026 I non ha parametro di riferimento ("benchmark") |
Categoria Assogestioni | Obbligazionari flessibili |
Classe | Accumulazione dei proventi. |
Divisa | EUR |
Gestione cambio | Attiva |
Obiettivi | Massimizzare il rendimento degli investimenti, mediante un portafoglio diversificato con un orizzonte temporale al 31 dicembre 2026. |
Periodicità quota | Giornaliera |
Politica di investimento | Il Comparto promuove caratteristiche ambientali e sociali, in linea con l'articolo 8 della SFDR, individuando gli emittenti in grado di generare risultati societari sostenibili nel tempo, nel rispetto delle pratiche di buona governance ("fattori ESG”). Il Comparto potrà investire gli attivi netti: a. fino al 100% in valori mobiliari di tipo obbligazionario e/o in strumenti del mercato monetario aventi un rating uguale o superiore a BBB- (“investment grade”) o in liquidità costituite da depositi bancari presso istituti di credito e aventi una durata residua inferiore ai 12 mesi; b. fino al 100% in valori mobiliari di tipo obbligazionario e in strumenti del mercato monetario aventi un rating inferiore a BBB- (“non investment grade”); c. fino ad un massimo del 30% in valori mobiliari di tipo obbligazionario e in strumenti del mercato monetario emessi da emittenti che esercitano la loro principale attività o con sede nei paesi emergenti, o da emittenti sovrani di tali Paesi; d. fino ad un massimo del 20% in valori mobiliari di tipo obbligazionario quali le obbligazioni convertibili e/o in titoli convertible contingent bonds (“CoCo”); e. fino ad un massimo del 10% in valori mobiliari di tipo obbligazionario privi di rating (“unrated bonds”); f. fino ad un massimo del 10%, in parti di fondi regolamentati (OICVM e/o OICR) che investono in valori a reddito fisso. Tutti gli investimenti in ABS/MBS, titoli in «default» e «distressed securities» saranno esclusi. La duration del portafoglio sarà compresa tra un valore di cinque anni e un valore inferiore ad un anno e sarà decrescente progressivamente all'avvicinarsi dell'Orizzonte temporale, senza però rendere il comparto un fondo monetario. La SICAV ricorrerà normalmente a tecniche di copertura del rischio di cambio. Il Comparto può investire in strumenti finanziari derivati e in operazioni di prestito titoli sia ai fini di copertura dei rischi che di una efficiente gestione del portafoglio. Il Comparto è gestito attivamente senza riferimento ad un parametro di riferimento (“benchmark”). |
Profilo di rischio e rendimento | 4 |
Tipo | Sicav |
Commissioni e spese
Commissioni di gestione | - dal 1° aprile 2022 al 31 dicembre 2024: azioni della classe I: massimo 0,50 % p.a.; - a partire dal 1° gennaio 2025: azioni della classe I: massimo 0,40% p.a. |
Commissioni di incentivo | Non previste |
Commissioni di rimborso | Non previste |
Commissioni di sottoscrizione | Non previste |
Commissioni di collocamento | Non previste |
Spese correnti annue | 0,74% |
Altre informazioni
Data di avvio | 01/04/2022 |
Investimento minimo (PIC) | Euro 1.000.000,00 |
ISIN al portatore | LU2437424042 |
Valore Quota (26/05/2023) | 10,3650 € |
Considerazioni sui rischi
Al prodotto è assegnata una categoria di rischio in funzione delle variazioni di prezzo risultanti dalla natura degli investimenti, della strategia attuata e dalla sua valuta. La categoria di rischio si basa su dati storici e può non essere un'indicazione affidabile del profilo di rischio futuro. La categoria di rischio non è un obiettivo o una garanzia e può cambiare nel tempo. L’appartenenza alla categoria più bassa non significa che l'investimento sia privo di rischi. Il comparto non offre alcun tipo di garanzia del capitale o di protezione delle attività.
Il prodotto può essere esposto a rischi consistenti che non sono considerati adeguatamente nell'indicatore di rischio sintetico e possono influire negativamente sulla sua performance.
Vengono riportati di seguito i principali fattori di rischio.
- Rischio operativo: rischio di perdite dovute ad esempio a errori umani, malfunzionamento dei sistemi, valutazioni non corrette o custodia di strumenti finanziari.
- Rischio di controparte: rischio di perdite in caso di inadempimento di una controparte in relazione a strumenti o contratti (ad es. di derivati negoziati direttamente tra le parti).
- Rischio di derivati finanziari: la leva finanziaria risultante dai derivati può amplificare le perdite in particolari condizioni dei mercati.
- Rischio di liquidità: rischio associato alla difficoltà di liquidare le posizioni detenute da un OICR, ad esempio mercati con bassi volumi possono causare difficoltà nella valutazione e/o negoziazione di certe attività.
- Rischio di credito: possibilità di subire perdite improvvise se un emittente di titoli di debito non adempie ai propri obblighi di pagamento.
- Gli investimenti in mercati emergenti sono in generale più sensibili agli eventi di rischio, come i cambiamenti del contesto economico, politico, fiscale e giuridico, nonché alle frodi.
- Rischio di sostenibilità: rischio associato ad un evento o ad una condizione legata a fattori ambientali, sociali o di governance.
- Rischio di pricing: rischio associato alla non corretta valutazione degli strumenti finanziari detenuti in portafoglio.
Ulteriori informazioni sono disponibili nel prospetto.
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